dc.description.abstract | Tra il 4 ed il 7 giugno 2009 i cittadini dell’Unione europea sono stati chiamati al voto per l’elezione del nuovo Parlamento europeo. Il Parlamento europeo – la sola Assemblea transnazionale ad essere legittimata dall’elezione diretta dei suoi membri – si trova oggi, con l’avvenuta ratifica del Trattato di Lisbona, a condividere il potere legislativo con il Consiglio dei ministri nella stragrande maggioranza delle materie su cui l’Unione ha competenza. Possiede, inoltre, importanti poteri di controllo dell’esecutivo (la Commissione europea) e di emendamento del budget comunitario. Giunto ormai alla sua settima elezione diretta, il Parlamento non è più un organo consultivo privo di influenza. Eppure, l’attenzione e persino le speranze che un’Assemblea dai poteri poco più che simbolici – come era il Parlamento eletto nel 1979 – sapeva suscitare paiono ora piuttosto lontane. In questo capitolo si esaminano la campagna elettorale ed i risultati delle elezioni europee dello scorso giugno e, riportando le impressioni ed i commenti della stampa dei maggiori paesi dell’Unione, si cercherà di capire se e in quale misura le elezioni per il Parlamento europeo siano state un evento davvero europeo o, piuttosto, la somma di 27 elezioni nazionali, e quali effetti abbiano avuto sulla composizione del settimo Parlamento europeo | en |