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dc.contributor.authorMARCHETTI, Sabrina
dc.date.accessioned2016-02-22T13:33:20Z
dc.date.available2016-02-22T13:33:20Z
dc.date.issued2015
dc.identifier.citationMondi migranti, 2015, Vol. 3, pp. 63-81en
dc.identifier.issn1972-4888
dc.identifier.issn1972-4896
dc.identifier.urihttps://hdl.handle.net/1814/39105
dc.description.abstractQuesto saggio indaga la relazione fra circolarità e la questione del ritorno prendendo in esame il caso delle donne straniere impiegate in Italia nel settore domestico e della cura. Nel confronto fra le prospettive di donne ucraine e donne polacche emerge come la circolarità possa combinarsi con momenti diversi del ciclo migratorio: per le ucraine la circolarità rappresenta una strategia per rimandare il ritorno definitivo in patria, dopo anni di permanenza stabile in Italia; per le polacche si tratta invece di una caratteristica della propria migrazione verso l’Italia fin dall’inizio, per attenuare il distacco dal proprio paese. La libertà di movimento all’interno dei confini dell'Unione europea che hanno le polacche in confronto alle ucraine è dirimente nello spiegare il diverso significato che la circolarità assume nelle traiettorie di queste donne. Vedremo tuttavia che esistono anche delle forti comunanze fra i due gruppi quando si guarda alle motivazioni che le spingono a ricercare una mobilità di tipo circolare.en
dc.language.isoiten
dc.relation.ispartofMondi migrantien
dc.titleCircolarità : ritorno impossibile o partenza dolce? : donne ucraine e polacche a confrontoen
dc.typeArticleen
dc.identifier.doi10.3280/MM2015-003004
dc.identifier.volume3en
dc.identifier.startpage63en
dc.identifier.endpage81en


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