Show simple item record

dc.contributor.authorDI QUIRICO, Robertoen
dc.date.accessioned2006-06-09T10:08:55Z
dc.date.available2006-06-09T10:08:55Z
dc.date.issued1998
dc.identifier.citationFlorence : European University Institute, 1998en
dc.identifier.urihttps://hdl.handle.net/1814/5746
dc.descriptionDefence date: 2 March 1998
dc.descriptionExamining Board: Franco Bonelli, III Università di Roma ; Peter Hertner, Universität Halle ; Alan Steel Milward, Istituto Universitario Europeo (supervisor)
dc.descriptionFirst made available online 25 August 2017
dc.description.abstractCon l'inizio del nuovo secolo ed in particolare dopo la fine della prima guerra mondiale, le maggiori banche italiane iniziarono ad aprire filiali all'estero o a costituire banche affiliate in paesi in cui si aprivano opportunità di penetrazione economica per la finanza e l'industria italiane. Questo processo di internazionalizzazione raggiunse il culmine nel corso degli anni Venti quando, anche grazie all'attività delle banche italiane all'estero, le relazioni internazionali della finanza italiana si intensificarono e permisero un maggior grado di apertura dell'economia del nostro paese agli influssi internazionali oltre che il temporaneo superamento di alcuni dei più vistosi ostacoli al processo di sviluppo economico italiano quali la scarsità di capitali e di valute pregiate. Questo maggior grado di apertura internazionale si ripercosse però in modo molto negativo sul sistema finanziario ed industriale italiano con il sopraggiungere della crisi dei primi anni Trenta che creò tali difficoltà da costringere lo Stato ad un massiccio intervento di salvataggio. Quando sopraggiunsero poi i problemi legati alle sanzioni contro l'Italia per l'aggressione all'Etiopia ed il progressivo avvicinamento dell'Italia all'area di influenza politica ed economica tedesca, l'elemento valutario assunse un ruolo predominante nelle preoccupazioni dei responsabili della politica economica italiana ed il sistema di banche e filiali italiane all'estero assunse un nuovo ruolo quale collettore di divise pregiate e di canale di connessione con l'estero della sempre più debole finanza italiana. Le vicende delle banche italiane all'estero nella prima metà del XX secolo forniscono dunque una serie di spunti di notevole interesse per comprendere meglio i principali aspetti della storia economica italiana di quel periodo e per delineare quelle interazioni tra vicende economiche e scelte politiche che costituiscono uno degli elementi chiave della storia italiana degli anni in esame.
dc.format.mediumPaperen
dc.format.mimetypeapplication/pdf
dc.language.isoiten
dc.publisherEuropean University Instituteen
dc.relation.ispartofseriesEUIen
dc.relation.ispartofseriesHECen
dc.relation.ispartofseriesPhD Thesisen
dc.relation.hasversionhttp://hdl.handle.net/1814/5746
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess
dc.subject.lcshBanks and banking, Italian -- Foreign countries -- History -- 20th century
dc.subject.lcshInternational finance
dc.titleIl sistema bancario italiano all'estero e l'integrazione finanziaria internazionali dell'Italia negli anni tra le due guerreen
dc.typeThesisen
dc.identifier.doi10.2870/66099
eui.subscribe.skiptrue


Files associated with this item

Icon

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record