Uno specchio del Mediterraneo : i mercanti italiani ad Amsterdam e il loro rapporto con Livorno (ca. 1650-1700)

dc.contributor.authorDRAPER, Maarten
dc.date.accessioned2025-02-03T11:19:24Z
dc.date.available2025-02-03T11:19:24Z
dc.date.issued2024
dc.descriptionPublished: February 2024en
dc.description.abstractNell'elenco dei membri della Nazione Olandese-Alemanna del 30 novembre 1648, spicca il nome di Giovanni Battista Tensini fra altri otto nomi dal suono olandese sicuramente italianizzati, come Pietro van der Straaten e Isaac Giovanni Nijs. I Tensini erano originari della Lombardia ed erano giunti ad Anversa nel XVI secolo. Pertanto, si potrebbe sostenere che, nonostante le origini italiane di Giovanni Battista, fosse naturale per lui unirsi alla Nazione Fiamminga. A Livorno, fu socio del mercante veneziano Giuseppe Armano in un'impresa attiva dal 1647 al 1652, finanziata dalle famiglie Tensini di Anversa e Piatti di Venezia, e dedita al commercio di merci e cambiali a Livorno. Non è chiaro quali siano state le mosse successive di Giovanni Battista dopo che l'impresa cesso la sua attivita nel 1652. I Tensini giunsero ad Amsterdam nel XVI secolo e furono probabilmente i mercanti italiani piu rinomati della citta4, motivo per cui mantennero stretti legami con Livorno per questioni connesse alla loro attivita e furono anche invitati alle cene organizzate dai mercanti fiorentini ad Amsterdam durante il soggiorno del giovane principe Cosimo (il futuro Cosimo III) in città nell'inverno del 1667-685. I legami con la Toscana furono ulteriormente rafforzati quando la figlia di Ottavio Tensini, Prudenzia, sposo nel 1650 l’empolese Francesco Peroni, al tempo un astro nascente del mercato di Amsterdam. Dopo un periodo di tempo trascorso ad Amsterdam, Peroni sarebbe tornato in Toscana a lavorare per il Granduca, dando forma, peraltro, alla fortunata politica livornese del "porto franco" nel 1674. Inoltre, quando Armano mori nel 1667, Ottavio Tensini dette mandato da Amsterdam a Gabriel van Velthuijsen, divenuto membro della Nazione nel 1666, di occuparsi della liquidazione della sua partecipazione all' eredita di Armano a Livorno, il che fa pensare che Tensini fosse rimasto in affari con lui anche dopo il 1652. Questo caso mostra come le reti mercantili italiane e olandesi si incontrassero ad Anversa e ad Amsterdam, ma anche a Livorno.it
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dc.identifier.citationJacopo PESSINA and Silvia PAPINI (eds), Gli ‘olandesi-alemanni’ a Livorno : luoghi, vicende e figure di un incontro multiculturale, Pisa : Pisa University Press, 2024, pp. 131-147en
dc.identifier.isbn9788833399355
dc.identifier.isbn9788833399348
dc.identifier.urihttps://hdl.handle.net/1814/77932
dc.language.isoiten
dc.orcid.uploadtrue*
dc.publisherPisa University Pressen
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccessen
dc.rights.licenseAttribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International*
dc.rights.urihttp://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/*
dc.titleUno specchio del Mediterraneo : i mercanti italiani ad Amsterdam e il loro rapporto con Livorno (ca. 1650-1700)it
dc.typeContribution to booken
dspace.entity.typePublication
person.identifier.orcid0009-0009-7224-549X
person.identifier.other39037
relation.isAuthorOfPublication050f5560-0444-4e13-898f-92779113f82b
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