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dc.contributor.authorDE SIO, Lorenzo
dc.date.accessioned2011-06-10T12:14:44Z
dc.date.available2011-06-10T12:14:44Z
dc.date.issued2011
dc.identifier.isbn9788815149374
dc.identifier.urihttps://hdl.handle.net/1814/17758
dc.description.abstractII comportamento elettorale viene spiegato per lo più in base al cosiddetto "teorema dell'elettore mediano", secondo cui i partiti, per vincere le elezioni, devono spostarsi progressivamente verso il centro, fino a diventare indistinguibili l'uno dall'altro. E tuttavia questo modello, semplicemente, non funziona. Se funzionasse, dovrebbe vincere sempre chi si trova al centro dello spazio politico, mentre sappiamo che possono avere successo candidati fortemente sfavoriti dalla loro "collocazione spaziale", ovvero lontani dal punto mediano. Ciò perché gli elettori non sono ostaggi del proprio orientamento politico, ma votano considerando anche fattori slegati da posizioni di parte. Determinante a questo proposito è il grado di interesse per la politica: gli elettori meno coinvolti sono maggiormente capaci di esprimere un voto svincolato dall'orientamento politico. Questo interessante modello alternativo, che spiega risultati altrimenti incomprensibili, viene testato sulla base di sondaggi riguardanti venti consultazioni elettorali in Italia, in Francia e negli Stati Uniti nell'arco di trent'anni.en
dc.language.isoiten
dc.publisherIl Mulinoen
dc.subjectelectoral behaviouren
dc.subjectVotingen
dc.titleCompetizione e spazio politico. Le elezioni si vincono davvero al centro?en
dc.typeBooken
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