dc.description.abstract | Perché si entra in politica? Dove e quando nasce questa vocazione? E proprio di vocazione si tratta? In risposta a queste domande, sociologia e scienza politica offrono ipotesi troppo spesso prive di riscontri sistematici, che vengono rielaborate nel volume alla luce dei risultati di un'originale ricerca sulle organizzazioni giovanili dei partiti italiani - tradizionali fucine della classe politica nazionale. Il confronto fra gli attivisti di queste organizzazioni e i loro coetanei non politicizzati fa venire allo scoperto alcune radici del difficile rapporto tra partecipazione politica e condizione giovanile in un periodo di crisi dei partiti e di delegittimazione del professionismo politico. Dall'esame di una pluralità di fattori - le origini sociali, i tratti della personalità, le reti di relazioni - emerge la peculiarità dei giovani dirigenti politici quali titolari di risorse molto specifiche per l'accesso ad una carriera solo apparentemente aperta a tutti. In un continuo dialogo fra dati empirici e teoria sociologica, viene proposto un modello interpretativo nuovo delle condizioni che alimentano l'ambizione a «vivere di politica». La ricerca si pone così all'incrocio di due campi d'indagine - il reclutamento politico e la mobilità sociale - concisamente ricostruiti nelle pagine del libro, che si rivolge anche ad un pubblico non specialistico come strumento per avvicinarsi a temi cruciali delle scienze sociali contemporanee attraverso l'analisi di un concreto problema storico-politico. | en |