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What is journalism in the digital age? : key definitions in the European Media Freedom Act
Title: What is journalism in the digital age? : key definitions in the European Media Freedom Act;
Cos’è il giornalismo nell’era digitale? : definizioni chiave nello 'European Media Freedom Act'
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2704-7318
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Rivista italiana di informatica e diritto, 2025, Vol. 7, No. 1, OnlineFirst
Cite
VERZA, Sofia, What is journalism in the digital age? : key definitions in the European Media Freedom Act; Cos’è il giornalismo nell’era digitale? : definizioni chiave nello ‘European Media Freedom Act’, Rivista italiana di informatica e diritto, 2025, Vol. 7, No. 1, OnlineFirst - https://hdl.handle.net/1814/78188
Abstract
The European Media Freedom Act (Regulation EU 2024/1083) amends the Audiovisual Media Services Directive, updating the list of subjects that can enjoy the safeguards provided in this EU Regulation. For example, it includes press publications in addition to audiovisual broadcasters and – defining who is a Media Service Provider (MSP) – it includes individual journalists and freelancers. The definition of what media are and who is a journalist remains contested though. It seems that EMFA’s definition of MSP includes non-profit media and influencers, but excludes other watchdogs (e.g., human rights defenders and civil society organisations), as well as online platforms – thus not granting to these subjects the related rights and duties provided in this Regulation. Among them, the right to protect their sources and not to be subject to intrusive surveillance; and the duty to be independent, and to convey information of public interest following ethical and professional standards. This article will unfold a series of questions related to the nature of the subjects recognized under EMFA, as well as analyse the Act’s intertwining with two other key pieces of the European legislative framework that deals with the free flow of plural and independent information: the Digital Services Act (DSA) and the Directive on Strategic Lawsuits Against Public Participation (SLAPPs).
Lo “European Media Freedom Act” (Regolamento UE 2024/1083) modifica la Direttiva europea sui Servizi di Media Audiovisivi, aggiornando l'elenco dei soggetti che possono godere delle tutele previste da questo Regolamento. Ad esempio, include le testate giornalistiche cartacee e online, oltre alle emittenti radio e TV che erano coperte dalla Direttiva. Definisce inoltre chi è un “fornitore di servizi di media”, includendo i giornalisti freelance. La definizione di cosa siano i media e di chi sia un giornalista rimane tuttavia controversa. Sembra che includa i media no-profit e gli influencer, ma escluda altri osservatori (ad esempio i difensori dei diritti umani e le organizzazioni della società civile) e le piattaforme online, non riconoscendo così a questi soggetti i diritti e i doveri previsti dall’EMFA. Tra questi, il diritto di proteggere le proprie fonti e di non essere soggetti a forme di sorveglianza intrusiva; il dovere di essere indipendenti e di riportare informazioni di interesse pubblico seguendo standard etici e professionali. Questo articolo affronta una serie di questioni relative alla natura dei soggetti riconosciuti dall’EMFA e analizza l'intreccio del Regolamento con altri due testi chiave del quadro legislativo europeo che si occupa del libero flusso di informazioni plurali e indipendenti: il Regolamento sui Servizi Digitali (Digital Services Act – DSA) e la Direttiva sulle azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (Strategic Lawsuits Against Public Participation – SLAPPs).
Lo “European Media Freedom Act” (Regolamento UE 2024/1083) modifica la Direttiva europea sui Servizi di Media Audiovisivi, aggiornando l'elenco dei soggetti che possono godere delle tutele previste da questo Regolamento. Ad esempio, include le testate giornalistiche cartacee e online, oltre alle emittenti radio e TV che erano coperte dalla Direttiva. Definisce inoltre chi è un “fornitore di servizi di media”, includendo i giornalisti freelance. La definizione di cosa siano i media e di chi sia un giornalista rimane tuttavia controversa. Sembra che includa i media no-profit e gli influencer, ma escluda altri osservatori (ad esempio i difensori dei diritti umani e le organizzazioni della società civile) e le piattaforme online, non riconoscendo così a questi soggetti i diritti e i doveri previsti dall’EMFA. Tra questi, il diritto di proteggere le proprie fonti e di non essere soggetti a forme di sorveglianza intrusiva; il dovere di essere indipendenti e di riportare informazioni di interesse pubblico seguendo standard etici e professionali. Questo articolo affronta una serie di questioni relative alla natura dei soggetti riconosciuti dall’EMFA e analizza l'intreccio del Regolamento con altri due testi chiave del quadro legislativo europeo che si occupa del libero flusso di informazioni plurali e indipendenti: il Regolamento sui Servizi Digitali (Digital Services Act – DSA) e la Direttiva sulle azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (Strategic Lawsuits Against Public Participation – SLAPPs).
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Published online: 11 March 2025