I canoni del bello temperato : modelli produttivi e percorsi locali nell'Italia del productivity drive

Abstract

Il presente lavoro di ricerca si inserisce nell’ambito del più ampio dibattito relativo alle modalità di attuazione ed ai risultati raggiunti dal processo di trasferimento tecnologico che ha avuto luogo nel corso degli anni Cinquanta in Europa occidentale e che va sotto il nome di Americanizzazione. In particolare, si cercherà di fare luce su alcuni aspetti, fino ad ora mai studiati, che questo assunse nel contesto italiano. Partendo dall’analisi dei contenuti del programma, così come questo venne inizialmente concepito dal governo statunitense che lo mise in atto e ne finanziò l’attuazione, si passerà successivamente alla descrizione di come l’azione di trasferimento tecnologico venne messa in atto dalle agenzie appositamente create a tale scopo in Italia. Attraverso l’approfondimento condotto su tre case studies. Si dimostrerà sia che il processo di trasferimento venne sottoposto ad un percorso di progressivo adeguamento alle caratteristiche economiche e sociali locali preesistenti, e sia che quel percorso fu la conseguenza dell'interazione tra i vari attori chiamati a partecipare all’iniziativa. Le conclusioni, oltre ad evidenziare l’importanza di studi condotti a livello micro ai fini di una più completa comprensione degli effetti dell'americanizzazione in Italia, aprono le porte ad una considerazione di fondamentale importanza. L’adozione, specialmente da pane delle piccole e medie imprese, dei canoni del modello americano temperati dall’azione di progressiva ridefinizione da pane degli attori locali ha contribuito, nel lungo periodo, insieme a tanti altri fattori, ben noti agli studiosi dei sistemi locali, alla definizione di nuovi modelli di crescita, competitivi ed alternativi a quelli imperniati sulla grande industria.