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dc.contributor.authorNOIRET, Serge
dc.date.accessioned2024-07-10T14:00:00Z
dc.date.available2024-07-10T14:00:00Z
dc.date.issued2024
dc.identifier.citationRivista di diritti comparati, 2024, No. 1, pp. 21-45en
dc.identifier.issn2532-6619
dc.identifier.urihttps://hdl.handle.net/1814/77059
dc.descriptionPublished version: 21 May 2024en
dc.description.abstractPer Anna Mastromarino, la conferenza organizzata a Torino a novembre 2023 su Costituzione e memoria, è stata anche un’occasione per ribadire quanto la Costituzione repubblicana figlia della resistenza antifascista abbia promosso nuovi valori democratici in rottura con il passato dittatoriale e come tali valori debbano essere attivamente ribaditi pubblicamente . La storia della repubblica indica quanto, fino ad oggi, la gestione pubblica della memoria dell’antifascismo, non certo il lavoro della storiografia, sia stata invece lasciata in balia di diverse istanze politiche, comprese quelle che si riconoscono tuttora nel passato fascista, favorendo memorie antitetiche e contrapposte al dettato valoriale della Costituzione, come se la democrazia nata dall’anti-fascismo dovesse accettare al suo interno anche chi non partecipa di questi valori e ancora oggi rivendica una memoria collettiva positiva legata al regime mussoliniano fino alla Repubblica di Salò.en
dc.format.mimetypeapplication/pdfen
dc.language.isoiten
dc.publisherDiritti comparati, comparare i diritti fondamentali in Europaen
dc.relation.ispartofRivista di diritti comparatien
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccessen
dc.titleSpazio pubblico e memorie nelle pratiche della public historyen
dc.typeArticleen
dc.identifier.startpage21en
dc.identifier.endpage45en
dc.identifier.issue1en


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